Sbagliare è Umano, Fallire è Necessario

psicologo italiano a londra
psicologo italiano a londra

Quando la giusta attitudine trasforma il fallimento in esperienza

Fermi tutti! Posso immaginare che il titolo vi abbia lasciati un po’ perplessi. “Edo che titolo brusco!”. Eh, lo so, ma non preoccupatevi, come sempre, vi spiego tutto!

Partiamo intanto con il definire cosa si intende per fallimento.

Cos’è il fallimento?

Il fallimento è una sensazione associata al non essere riusciti a raggiungere gli obiettivi che si erano posti a lungo o a breve termine.

Se avete seguito le mie storie su Instagram divido le cause di questo fallimento in due gruppi:

Quelle esterne: dove ho poco controllo sul contesto e sull’outcome. Una situazione in cui qualcosa va storto ma non è dipeso da noi. Per esempio dobbiamo fare un esame ma il docente non si presenta.

E le cause interne: Il fallimento che ci creiamo invece quando ci mettiamo da soli i bastoni tra le ruote (il famoso self- sabotage). Questo tipo di fallimento avviene quando lasciamo che le nostre ansie prendano il meglio di noi.

E questo, è quello che possiamo controllare! Come? In due modi:

  1. Iniziando a vedere il fallimento come uno step nel processo di imparare qualcosa di nuovo;
  2. Lasciando il fallimento come un evento a sé, senza che questo ci definisca come persona.

Cadere Fa Male

Partiamo con il riconoscere il fallimento è doloroso. Questo non lo mettiamo in dubbio. Ma si trasforma in una lezione, quando impariamo di essere capaci di rialzarci.

Vi faccio un esempio. Adesso sono tornati di moda gli anni 70. Pantaloni a zampa, stampe ruggenti e musica disco. Che bei tempi! Ecco, ci sono anche i pattini a rotelle.

Se volessimo imparare a muoverci come Disco Stu dei Simpsons, pensate che una volta messi i pattini voleremo sulla pista? (Io da qualche parte volo sicuro…).

Messi i pattini, fatta qualche mossa e, tutti giù per terra! Anche questo è considerato un fallimento secondo la nostra definizione. Perché il nostro obiettivo non era quello di cadere, ma di fare fuoco e fiamme in pista.

E allora perché non ci sentiamo di aver fallito in questo caso? Perché in questo contesto, cadere (e rialzarsi) significa che stiamo imparando qualcosa di nuovo. Anzi scommetto che ci facciamo anche quattro risate nel mentre.

Il potere è in mano nostra. Questo potrebbe anche essere il “segreto” per non fallire mai. Cioè sapere che cadere è inevitabile e rendendolo parte del processo di crescita, il fallimento diventa un tassello fondamentale nel momento in cui decidiamo di imparare qualcosa di nuovo.

Quello Che Pensi Determina Quello Che Sei

Edo, non ho passato l’ultimo esame. Sono un fallimento.

Sei un fallimento o hai fallito?

Non sono la stessa cosa?

Se un bambino sta cercando di imparare a guidare la bici e cade a terra, è un fallimento perché non è riuscito a stare sulla bici?

Mmm…no, sta imparando qualcosa che non ha mai fatto prima. Cadere è normale.

Dobbiamo stare attenti a quello che diciamo a noi stessi. È davvero importante non interiorizzare il fallimento.

Quando non arriviamo a raggiungere quello che ci eravamo prefissati, tendiamo a essere molto severi con noi stessi. Così tanto che trasformiamo un solo avvenimento (un fallimento) in un aggettivo che mettiamo nella cassaforte interna della nostra persona. E la usiamo come definizione di noi stessi.

Questo trasforma un singolo sbaglio in una parte di noi, e crea un precedente (ho fallito una volta quindi fallirò sempre) che porta a successivi fallimenti… vi ricordate la causa interna? Ecco, parte anche da qui.

E così da “persona che ha commesso un errore” diventiamo “ quelli che non ne fanno mai una giusta perché sono un fallimento” e ci sentiamo destinati a fallire sempre.

La sentite la differenza nelle parole?

Rimuovi Il Superfluo

Toglietevi questa pressione del non voler fallire mai. Se prendete il fallimento come parte del processo allora diventa un’azione necessaria per imparare e per crescere. Fallire a volte è necessario quindi per fare tesoro delle esperienze.

Una volta rimosso questo peso, vi sentirete più liberi di provare, sperimentare e imparare cose nuove. E spesso questa attitudine aiuta anche a non sentire così tanto il giudizio degli altri.

Fallite senza paura, fallite spesso. Perché il fallimento, affrontato con la giusta attitudine, aiuta a crescere.

Quindi, chi viene con me ad abbracciare il pavimento della pista di pattinaggio?

 

 

Mi Giudicano Tutti, E Io Non Mi Muovo Più!

Come vivere più sereni, lasciare andare il giudizio degli altri e ritrovare se stessi.

Edo, quando esco con gli amici mi sento un’altra persona.

In che senso?

Che vorrei tanto lasciarmi andare ed essere più sciolta ma non riesco.

Cosa ti blocca?

Non credo mi vorrebbero ancora se fossi me stessa.

A tutti è capitato di aver avuto paura o timore del giudizio degli altri. Inclusa l’opinione della famiglia, degli amici, del fidanzato/a, del capo, del collega.

Ma questi giudizi a volte possono essere così potenti da fare cambiare la visione di noi stessi! Chissà quante maschere diverse abbiamo nell’armadio, con tutte le situazioni che viviamo ogni giorno, è sempre carnevale!

Provate a pensare a queste situazioni:

Nella coppia o in famiglia: per esempio se si vive un matrimonio che rende infelici entrambi, ma si resta con il partner perché si è assieme da tanto e il divorzio non sarebbe ben visto (da altri famigliari).

Nel lavoro: Quando non diamo la nostra opinione, non parliamo mai nei meetings o abbiamo paura di esprimere un pensiero che per noi è importante, oppure quando non chiediamo la promozione che però sappiamo che ci meritiamo!

Con gli amici: Quando scegliamo di mostrare un lato che è curato e a volte, lontano da chi siamo veramente. Come nell’esempio sopra.

E questa paura, a cosa ci porta?

La Paura Del Giudizio Ci Fa Soffrire

Ci porta a una sofferenza duplice. Colpo di scena, non ve lo aspettavate, vero?

Ebbene si, si soffre due volte.

La prima parte di sofferenza risiede appunto nel sentirsi giudicati, che già di per se ci impedisce di prendere delle decisioni.

La seconda parte che fa soffrire nel lungo termine è quella di non poter vivere la vita secondo i nostri termini. Questo include i nostri valori e i nostri desideri.

In pratica, questo giudizio ci spinge a essere persone diverse da quello che saremo se non avessimo questo timore. Pensate che brutto dover vivere una sorta di bugia solo per far “piacere” agli altri!

Da Dove Arriva Questa Paura?

Vi rassicuro io! La vostra paura è fondata e pure universale. Noi esseri umani abbiamo bisogno di sentirci accettati dalla società. Una volta (parlo dei tempi delle grotte) se non eri parte di un gruppo, eri spacciato.

Quindi conveniva stare dal lato buono degli altri e mimetizzarsi. Ma adesso, il nostro cervello non ha ridotto quell’impulso all’essere accettati.

La proporzione di paura che circonda questa necessità del non sentirsi esclusi è troppo elevata rispetto alla minaccia vera e propria.

In pratica essere accettati significa sopravvivere. essere rifiutati è al pari di venire rincorsi da una tigre, scalzi e sotto la pioggia. A bit much, no?

E allora, come gestiamo quest’emozione forte?

Fregarsene dell’opinione altrui, non è una cosa per niente facile. Come accennato sopra, c’è una ragione per cui ci importa. Il primo passo per smettere di farsi influenzare dal giudizio degli altri, è accettare questi fatti:

  • Nulla è per sempre: nemmeno i commenti ed i giudizi degli altri. Le persone dimenticano in fretta anche quello che dicono!
  • Il giudizio non si può fermare: e cercare di controllare il giudizio altrui (diventando una persona che non siamo) ha come effetto soltanto quello di tradire noi stessi.
  • Consenti al giudizio di esistere: “lascia che parlino!” può essere davvero liberatorio lasciare spazio per la presenza del giudizio. Facendo in modo che i commenti scivolino addosso.
  • Presta attenzione ai tuoi giudizi: per iniziare a dare meno peso a quello che pensano gli altri, dovremmo iniziare a giudicare di meno noi stessi e gli altri. A volte riceviamo male delle critiche anche a causa delle nostre insicurezze. Ed è appunto da lì che bisogna partire a lavorare su noi stessi.

Non è un lavoro facile e prima di cambiare bisogna diventare consapevoli della situazione attuale e poi poco a poco aggiustare il tiro.

L’unico vero modo per riuscire a non temere più un giudizio degli altri, è avere fiducia in se stessi. E per farlo, non possiamo continuare a plasmare la nostra immagine per compiacere gli altri (basta maschere!).

Dobbiamo iniziare a piccoli passi, superando la paura un po’ alla volta e poi, con un percorso di conoscenza di se stessi, costruendo quell’autostima che ci serve per vivere allineati con i nostri valori, credenze e desideri.

Così puoi finalmente condividere con gli amici la playlist che ti piace (quella vera, non quella che tieni per fare bella figura! guarda che ci sono passato anche io eh!).