Quando Non Lavi I Piatti Sporchi, Mi Sento Invisibile

psicologo italiano a londra
psicologo italiano a londra
psicologo italiano a londra

Il vortice di pensieri negativi nella coppia, e come uscirne

Torno a casa dopo una giornata di lavoro lunghissima e trovo sempre piatti da lavare, e il mio partner è davanti alla TV. 

Come ti fa sentire questa situazione?

Beh, infastidit* sicuramente e un po’ triste.

E che pensiero hai dietro a queste emozioni?

Che se davvero ci tenesse a me, contribuirebbe di più. Quei piatti nel lavandino non sono solo piatti sporchi, ma una misura di quanto io sia importante nella relazione. E a quanto io valga per il mio partner.

Quindi la storia che racconti a te stess* è che quando il tuo partner non pulisce i piatti vuol dire che non tiene a te.

Esatto!

—-

Ah, questi piatti da lavare!! Questa spazzatura da buttare e i CD sempre nelle custodie sbagliate (se non avete vissuto questo dramma, vi garantisco che è stressante).

Se anche voi avete vissuto una situazione simile e siete arrivati a delle conclusioni di pensiero negative, non siete soli.

E magari vi viene da pensare, sono solo piatti, perché il mio cervello crea così tante storie negative sulla mia esperienza di vita?

Ora vi spiego…

Ma, Sono Davvero I Piatti Che Ci Danno Fastidio?

Quando ti arrabbi per i piatti sporchi nel lavandino, non si tratta davvero dei piatti, il nostro mondo interno sta reagendo non solo all’evento, ma: al significato che proiettiamo sull’evento. 

Ci sembra di reagire in maniera lineare (evento = reazione) ma ci manca un passaggio,ed è quello che ci cala spesso in pensieri negativi. Vi faccio vedere:

  1. Vedo una situazione/ un evento, che mi “attiva”: I piatti sporchi!! (ancora!)
  2. Il mio passato interpreta la situazione e genera i pensieri negativi. Questa è la nostra lente, spesso distorta dalle esperienze passate che crea la storia. “Non mi considera, mi sento invisibile, se ci tenesse davvero laverebbe i piatti”
  3. Questi pensieri danno origine a:
    1. Emozioni: Mi arrabbio.
    2. Comportamenti: Magari non saluto nemmeno il partner e sbatto la porta uscendo dalla cucina.
    3.  Sensazioni: Lo stomaco si stringe e si irrigidiscono le spalle e la mia faccia si accartoccia.

Se queste reazioni e comportamenti ti sembrano familiari, non aver paura, è normale. Possiamo cambiare un passaggio per avere un esito diverso.

Cambia La Narrativa Per Cambiare Le Emozioni

Una volta che siamo consapevoli di questo passaggio intermedio, per cambiare la nostra reazione, dobbiamo chiederci se il punto B, i nostri pensieri, siano validi in questo momento.

Ovvero chiederci “ è vero che i piatti sporchi indicano che il mio partner non ci tiene? Certo, mi piacerebbe ricevere una mano in casa, ma le cose non sono connesse” in modo da cambiare la storia che ci raccontiamo, che diventa:

“Il fatto che i piatti siano sporchi non ha nulla a che fare con quanto il mio partner tenga a me”. 

A cosa serve cambiare la narrativa? A comunicare in una maniera costruttiva, e non accusatoria. 

Possiamo dire al nostro partner che ci farebbe piacere avere una mano in più perchè il carico di lavoro è tanto, ma in questo scenario, i piatti sporchi non vanno a mettere in dubbio ne il vostro valore (“non sono abbastanza per l’altra persona”), ne l’affetto che provate per il vostro partner perchè non ha lavato i piatti.

In parole semplici, passiamo dall’evento, esaminiamo le nostre sensazioni, e cambiamo la storia che ci raccontiamo così da cambiare il modo in cui reagiamo a quell’evento che ci ha “attivati”.

I piatti ci danno fastidio, ma reagiamo in maniera diversa, autoregolandoci e comunichiamo in un modo che ha più probabilità di essere recepito.

Conclusione

La prossima volta che vi trovate in una situazione simile, vi invito a restare con la sensazione che provate e a indagare con curiosità sui pensieri che guidano le vostre sensazioni. Li abbiamo tutti! È ora di portarli alla luce e cambiare quello che non ci serve.

Non Tutte Le Amicizie Sono Per Sempre

psicologo itlaliano a londra
psicologo itlaliano a londra

Ecco cosa fare quando un’amicizia ha fatto il suo corso

La nostra vita è in costante movimento. Si evolve, cambia, ci trasforma e ci fa crescere.

A volte questa crescita ci può portare a separarci da persone che erano a noi molto vicine, anzi, le uniche persone che esistevano per noi per un certo periodo.

Spesso quando si pensa alla separazione, la nostra mente va subito in ambito delle “relazioni amorose”. In realtà anche le amicizie hanno una fine.

Ma le amicizie, quelle che ci spiace perdere, sono spesso con persone che sentiamo importanti tanto quanto un partner. Persone con cui abbiamo condiviso la nostra crescita, abbiamo avuto esperienze formative, e che conoscono chi siamo davvero.

Perché Ci Si Allontana?

Ci sono vari motivi per cui si finisce per allontanarsi. Il più comune è il fattore fisico della distanza e quello del passare del tempo.

Provate a pensarci, con quanti compagni delle scuole elementari siete ancora amici? Magari vi siete spostati all’estero e adesso non vi vedete o non vi sentite più con il vostro migliore amico delle superiori. 

Nonostante la tecnologia ci aiuti a restare connessi, è impegnativo restare in contatto senza mai vedersi ed eventualmente ci creiamo una “nuova” vita nel luogo in cui viviamo e le amicizie iniziano a sfumare.

Assieme alla distanza fisica c’è la crescita personale. Soprattutto se avete intrapreso un percorso e adesso non vi ritrovate più a condividere gli stessi valori. L’amicizia sfuma perché non ci si sente compresi e si perde una parte della nostra autenticità. È difficile restare in contatto con qualcuno con cui non si ha più nulla in comune.

Questo ci porta al prossimo punto: senza sentirsi capiti, e senza poter essere noi stessi, un’amicizia non trova più lo spazio per crescere ed evolversi e lentamente, si dissolve.

Che Cosa Posso Fare Quando L’amicizia Finisce?

La fine di un’amicizia non significa che si inneschino emozioni opposte all’affetto (come l’odio). Anzi, spesso può restare l’affetto, anche se misto a nostalgia.

Perché la fine di un rapporto di amicizia non significa che quello che avete avuto negli anni prima non fosse autentico (se vuoi sapere se la tua amicizia è autentica, leggiti questo articolo, ne parliamo a fondo), ma semplicemente che assieme, in questo momento delle vostre vite, non vi trovate più. L’unica cosa da fare quando sentiamo che un’amicizia ha fatto il suo corso, è…lasciarla andare.

Forzare le cose ci porta ad essere meno autentici. Ci porta a fingere di essere ancora quella persona che eravamo quando quest’amicizia aveva ancora senso per noi.

È importante capire che la fine di una amicizia non significa che quella persona smette di esistere completamente. Non deve provocare in voi un senso di fallimento o di vergogna. Anzi, è un segnale che state entrando in una nuova fase della vostra vita in cui incontrerete delle persone più in linea con la versione di voi stessi che state diventando.

Quell’amicizia finita ha “creato” una parte di voi e resterà per sempre parte di voi. Come un tassello che compone un mosaico della vostra persona, ha avuto il suo momento.

Adesso che state evolvendo raccoglierete altri tasselli che amplieranno la vostra esperienza e saranno parte della vostra crescita, e voi della loro, creando un mosaico bellissimo di sfumature tutte diverse.

—–

LINK: http://oz6.059.mywebsitetransfer.com/2023/04/27/lamicizia-quella-vera-esiste/ (AMICIZIA VERA)