Essere Un People Pleaser Fa Male Alla Salute

psicologo italiano a londra
psicologo italiano a londra

Ti capita mai di sentire come se stessi facendo troppo per gli altri senza che questo venga ugualmente ricambiato? E questo a lungo andare ti lascia un po’ l’amaro in bocca…o ti fa sentire peggio, come se il risentimento avesse trovato una tappa fissa.

Cercare costantemente di accontentare gli altri a discapito dei propri bisogni e desideri, o fingere di essere chi non sei per piacere agli altri,  può sembrare una virtù, ma dietro questa tendenza può nascondersi un risvolto oscuro che può danneggiare la tua salute mentale (e fisica) e il tuo benessere generale.

Quelle persone che mettono i loro bisogni e desideri in secondo piano e danno priorità a quelle degli altri si chiamano “people pleasers”.

Il pensiero che sta dietro l’aiutare gli altri può essere semplificato così: se gli altri sono felici e contenti, lo siamo anche noi, giusto?  A livello logico non fa una piega. Io felice = tu felice. Ma, quando andiamo a scavare un po’ più a fondo, scopriamo che in realtà questo comportamento non fa bene a nessuno, e i motivi principalmente sono due.

  1. Abbandoniamo noi stessi

Il desiderio di piacere agli altri è intrinseco alla natura umana, ma quando questo bisogno diventa eccessivo, può portare a conseguenze negative. Innanzitutto, essere un “people pleaser” può comportare un costante senso di insoddisfazione personale. Mettendo sempre gli altri davanti, ignori te stess*, se tu non ti occupi di te, chi lo fa al posto tuo? 

Inoltre, la paura del rifiuto diventa una costante nella vita di un “people pleaser” e di conseguenza la necessità di essere approvati da tutti può generare ansia e stress costante, poiché la paura del rifiuto diventa un’ombra che accompagna ogni decisione e azione.

(e le persone “fiutano” il nostro modellarci per loro e spesso questo le fa allontanare).

  1. Limitiamo la crescita degli altri

Non aiutiamo le persone che ci stanno attorno perché spesso portiamo avanti delle situazioni in cui non permettiamo agli altri di “fare i conti” con le conseguenze dei loro comportamenti o di non assumersi nessuna responsabilità perché ci siamo sempre noi ad andargli in contro. Oppure a dire “no, è tutto ok” quando in realtà non lo è.


Se qualcuno fa qualcosa che non ci piace, e noi non diciamo nulla o ci andiamo dietro, per evitare un sorgere di conversazioni difficili o situazioni spiacevoli,oppure se ci trasformiamo nella versione perfetta della persona che viene approvata e apprezzata dagli altri, non aiutiamo gli altri a capire cosa c’è che non va (oltre al non aiutare noi stessi restando in situazioni spiacevoli).

Da dove arriva il people pleasing?

Se sei cresciuto in un ambiente disfunzionale, dove modellare il tuo comportamento e cambiare chi sei per “mantenere la pace” era la norma, è molto probabile che tu abbia mantenuto questa tendenza di sopravvivenza anche in età adulta. In quanto è un comportamento che hai sviluppato per superare situazioni difficili.

Quindi non posso più aiutare nessuno?

No, puoi aiutare chi vuoi, se lo vuoi davvero o se ne hai disponibilità. 

Ovvero, se sei già super busy e non hai voglia di fare qualcosa ma accetti lo stesso perché pensi che dire di no farebbe arrabbiare o dispiacere l’altra persona, (quindi sacrifichi il tuo bisogno di riposo o le tue priorità) allora è considerato people pleasing.

Come smettere di essere un “People Pleaser”?

1. Consapevolezza: Il primo passo per smettere di essere un “people pleaser” è diventare consapevoli di esserlo. Rifletti su situazioni passate in cui hai sacrificato i tuoi desideri per accontentare gli altri. Riconoscere questo comportamento è fondamentale per apportare cambiamenti significativi.

2. Impara a dire di no: Impara a fissare limiti sani (boundaries) e a rifiutare gentilmente quando senti di non poter o non voler accontentare una richiesta. Non serve che ti giustifichi! Un “no” è sufficiente. (lo, so, difficile vero? 🙂)

3. Riconosci i tuoi bisogni: Chiediti cosa vuoi davvero e cerca di soddisfare anche le tue esigenze.Trovando un equilibrio tra l’essere presente per gli altri e prenderti cura di te stesso.

4. Accetta il fatto che non puoi piacere a tutti: È impossibile soddisfare tutte le persone tutto il tempo. Accettare questo fatto libera da un peso enorme e permette di concentrarsi su relazioni genuine e significative anziché cercare l’approvazione di tutti.

5.Cerca supporto: Parla con amici fidati, familiari o considera l’idea di consultare uno psicologo. Avere un sostegno emotivo può essere fondamentale nel processo di superare l’abitudine di essere un “people pleaser”, soprattutto quando questa tendenza è in risposta ad una crescita in famiglia disfunzionale.

Forse la cosa più importante da ricordare è che, continuando a plasmarti per situazioni diverse, impedisci al vero te di venire a galla. E ti privi non solo di scoprire chi sei ma anche di formare relazioni significative con persone a cui il vero te stesso piace.

DISCLAIMER: Tutto questo non si riferisce a situazioni in cui confrontando o rispondendo facendo sentire la propria voce, si rischia dell’abuso. Se sei in una situazione dove senti che esprimere i tuoi bisogni può portare a dell’abuso, cerca supporto il prima possibile, uscirne non è semplice ma ci sono persone che possono aiutarti.