CIBO E SALUTE MENTALE

 

Why you always in a mood? Fu**in ’round, actin’ brand new

I ain’t tryna tell you what to do, but try to play it cool

Baby, I ain’t playing by your rules

Everything look better with a view

https://www.youtube.com/watch?v=nMncwz08nTI

Alle volte ci blocchiamo in una versione di noi stessi che in realta’ non e’ la nostra migliore versione, non trovate anche voi? Io lo dico spesso, non importa da dove partite e che approcci usiate: psicoterapia o counselling, yoga, meditazione, ricerca e crescita personale, terapie energetiche o altro ancora, sono tutti approcci validi e complementari, da usare singolarmente o in contemporanea. 

Insomma, come direbbe nonnina, di queste cose: “ chi più ne ha, più ne metta”. 

C’e’ pero’ una cosa forse sottovalutata, che puo’ sembrare vada un po’ fuori dal mio ambito ma che supporta assolutamente la teoria che siamo un sistema olistico e indivisibile: la nutrizione per una buona salute mentale. Sto suggerendo di fare caso a tutto quello che immettiamo nel nostro corpo, non solo mentalmente ed emotivamente, ma anche a  tutto cio’ che e’ materiale, come appunto il cibo.

Sempre più ricerche validano il sapere che abbiamo da millenni ma che e’ ancora poco messo in pratica. Alle volte aiutare dei disequilibri, o vere e proprie patologie, mentali ha anche a che vedere ‘semplicemente’ con quello che mangiamo.

La nutrizione infatti puo’ aiutare, o al contrario danneggiare, il funzionamento biochimico del nostro corpo e di conseguenza del nostro pensiero, delle nostre percezioni ed emozioni, della salute mentale, appunto.

Se quindi mangiamo prevalentemente cibo elaborato commercialmente con conservanti, un certo tipo di grassi, sale, zucchero processato e via dicendo, non dovrebbe stupirci se ci sentiamo giù di tono, se siamo perennemente stanchi e svogliati. 

Se poi si hanno già delle basi di ‘mood disorder’, allora bisognerebbe farci ancora più attenzione, come spiega anche il link seguente. Alcuni casi di depressione e di mancanza di salute mentale in genere, possono infatti essere identificati in una nutrizione povera o poco equilibrata. 

Però c’e’ anche una buona notizia, ovvero che si puo’ invertire l’effetto della mancanza di alcune deficienze nutritive capendone le cause e apportando le dovute modifiche e/o aggiunte nella nostra alimentazione.

Science Explains 9 Deficiencies That Create Mood Disorders and Mental Illness 

Relationship of zinc status with depression and anxiety among elderly population 

Tra l’altro, noi italiani siamo fortunati in fatto di nutrizione, vista la risaputa e confermata capacità della dieta mediterranea nel fornire un ottimo apporto di tutto quello che ci serve per stare bene fisicamente e mentalmente: le verdure, il pesce, erbe, olio d’oliva, cereali e molto altro. Tutte cose che nelle giuste dosi e proporzioni, ci aiutano a stare bene e a sentirci energetici e sereni.

Diet and mental health 

Quindi se siete alla ricerca di un umore migliore, potreste anche dare un’occhiata alla vostra alimentazione. Non sapete da dove partire? Da qua per esempio: 

Migliori alimenti per migliorare l’umore e la salute mentale | MYPROTEIN™

Se poi siete decisi non solo a stare bene ma a spingere i confini della vostra salute fisico-mentale, per sfruttare appieno le potenzialità dei vostri vari ‘cervelli’ (quello in alto e quello nello stomaco e apparato digerente) allora la lettura di approfondimento imprescindibile e’ di una scienziata italianissima: Lisa Mosconi, che ha un sito super fornito e ha scritto diversi libri tra cui vi consiglio ‘Brain Food’.

Brain Food — Lisa Mosconi, PhD

Per tutto il resto, o come supporto, se serve uno psicoterapeuta italiano qua a Londra e vi va di intraprendere un percorso di conoscenza, contattatemi senza impegno per una consulenza, ho tre sedi a Londra e volendo posso anche operare online. 

Buon appetito

EMOZIONI

Oggi prevalentemente post-risorse, quindi links a “piccoli” strumenti utili per il benessere e la salute mentale. Prima di darveli vorrei però fare chiarezza sul titolo e sull’intento di questo post: lungi da me dire che bisogna reprimere o eliminare le emozioni, a parte il fatto che e’ impossibile, quello non sarebbe salutare, il contrario.

Quello di cui voglio parlare e’ invece come gestire le proprie emozioni al meglio e mantenerle in un equilibrio salutare, per la nostra serenità e per godersi la vita appieno. Ci siamo? Bene, ‘let’s dig in then!’

Primo link: 

Emotional Freedom Technique-EFT

Quello che mi piace di questo link (in inglese) e’ che, a parte fornire una buona analisi della tecnica e dei video esplicativi, spiega brevemente cos’è e fa capire che non e’ una roba da santoni, figli di figli dei fiori: “EFT e’ una tecnica di tapping (picchiettare ndr) vicino ai punti energetici meridiani localizzati intorno al corpo per ridurre l e promuovere una profonda connessione tra corpo e mente. Questa tecnica si trova sotto nomi diversi, incluso ‘Emotional Freedom Technique, EFT o semplicemente ‘taping’. Secondo il sito dell’universo EFT, ‘EFT e’ stato ricercato in più’ di 10 paesi da più di 60 ricercatori, i cui risultati sono stati pubblicati in più’ di 20 diversi Journals, inclusi il Giornale di Psicologia Clinica, i giornali APA di Psicoterapia: Teoria, ricerca, pratica, training e la Rivista di Psicologia Generale.”

Qua invece un video in italiano, se siete di fretta saltate pure la premessa e’ partite dal minuto 2:25, in ogni caso e di solo circa 10 minuti. 

https://www.youtube.com/watch?v=em6U_s3QSyw

Ora, so già che qualche scetticuccio/a tra di voi di nuovo, e nonostante le ricerche fatte, pensera’ siano cose da santoni new-age e sapete cosa? può anche essere, ci sta, lasciamo aperte tutte le interpretazioni. Ma volete mettere dieci minuti dieci al giorno della vostra preziosa vita per una prova? Fatelo, riguardo a stress, ansie, o anche mal di testa e altri malori apparentemente solo fisici, fatelo per un mesetto e vedrete voi i risultati, se fa per voi, oppure no. Sono sicuro che la maggior parte di noi può togliere dieci minuti all’uso dello ‘smartphone e social media e didicarseli così, no?

Se invece, siete tra quelli che si intrigano con queste cose, potreste approfondire il discorso andando su un sito dedicato come quello di EFTuniverse, c’e’ anche la versioni in Italian – Italiano . Buon picchiettio allora, si dice cosi’? Boh!

AFFETTIVITÀ SANA O AFFETTATO MISTO?

 

Pensavo fosse amore 

e invece era un calesse

Massimo Troisi – film –

Avete visto il film del grande Troisi? se dovete spiegare ad una persona in inglese dategli pure il link seguente citando (con tono poetico):

 “I thought it was love, 

but it was a barouche

 Pensavo fosse amore, invece era un calesse 

Spero mi perdoniate la banalità, i giochi di parole a volte vicini al cattivo gusto e il sapore surreale di alcuni titoli e contenuti dei post. Ma i blog spesso li trovo piuttosto noiosi per cui cerco, come dire, di “spice it up a bit’, you know what I mean?

Poi c’è Il fatto che a volte un’espressione che suona surreale rende molto l’idea e comunica una verità disarmante, non trovate? Boh, non lo saprò mai cosa vi passa per la mente, a meno che non decidiate di mandarmi dei messaggi. Ancora gli articoli di blog interattivi in tempo reale non sono stati inventati, o forse si’? Di nuovo…boh!

Ecco, come al solito mi lancio in sproloqui ma poi divento serio e vado al punto, o no?… boh! no, dai, basta, mi ricompongo, giurin giuretta.

Di cosa parliamo oggi? Di dipendenza affettiva, tema ricorrente tra queste pagine. Si’ lo so, chi e’ frequentatore di Instagram probabilmente gia’ lo sapeva perché ha visto la ‘sneaky preview’, chi non lo e’ ancora e si chiede sotto quale complicato nome mi trova su IG, e’ sempre lo stesso: 

Edoardo Zollo – Psicoterapeuta (@psicoterapeutaitalianoalondra) • Instagram photos and videos 

Sono certo che molt* di voi hanno presente quella particolare sensazione di trovarsi tra il non voler più stare con qualcuno, e il non poterne stare senza. Il nostro ‘funzionamento’, la nostra tranquillità’ apparente, dipende in qualche modo da questa/e relazione/i. 

Certo la situazione e’ classica in coppie disfunzionali ma non e’ racchiusa a questa situazione, potremmo infatti parlare di rapporti dipendenti con un partner, ma anche quelli con la propria famiglia di origine o con ‘amici’ stretti, che si conoscono magari da una vita.

Ora, di dipendenze ce ne sarebbe da dire per molto, anche circostanziando alla sola dipendenza affettiva, potrei scriverci un libro, o due (e forse un giorno lo faro’) ma qua lancio solo dei sassolini nell’acqua delle nostre coscienze, per creare piccole onde di spunti di riflessione. Oggi vorrei riflettere infatti su una questione centrale del dipendere da un’emozione legata a qualcuno: quali sono i segnali, gli atteggiamenti, quotidiani che ci fanno realizzare che forse abbiamo sviluppato una sorta di dipendenza affettiva? Eccoveli, riportati paro paro da un sito interessante di terapia cognitivo comportamentale.

“-La dipendenza affettiva: caratteristiche, tipologie, cause e terapia -:

  • Le emozioni del partner hanno più importanza rispetto alle proprie
  • La stima di sé dipende dall’approvazione dell’altro
  • Prendere una posizione o una decisione diventa difficoltoso e causa forti sensi di colpa
  • La paura di essere abbandonati è talmente intensa che la maggior parte dei comportamenti hanno la funzione di evitare la solitudine e il rifiuto
  • Riconoscere ed esprimere i propri pensieri ed emozioni è difficile o spaventoso
  • La maggior parte del proprio tempo viene impiegato per controllare il partner
  • Le conseguenze negative che la relazione produce in tutti gli altri ambiti vengono ignorate”

L’argomento si fa particolarmente intrigante quando, come viene spiegato bene nel link citato, nell’esempio dell’innamoramento, i sintomi, che solitamente si trovano poi nelle dipendenze per esempio anche per uso di droghe, siano lampanti. Si ha infatti una prima fase euforica, si crea una piacevole tolleranza (non vedendo assolutamente i lati ‘deboli’ o ‘negativi’ di una persona), si ha una sorta di vera e propria dipendenza fisica e psicologico-emotiva della persona. Se presente e interagente si e’, come direbbe nonnina, al settimo cielo, se invece la persona non c’è si prova malessere, ansietta, e ‘astinenza’. Tutta colpa della dopamina. “La relazione, dunque, diventa l’obiettivo e, allo stesso tempo, la ricompensa, che consentirà alla persona dipendente di ridurre la sofferenza e sentirsi meglio.” (cit. Istituto A.T. Beck)

Vi ritrovate? Spero di si’, vuol dire che siete stat* innamorati, e spero pero’ che dopo l’innamoramento non siate rimasti intrappolati in una dipendenza affettiva. Come sempre pero’, nel caso voleste parlarne, qua a Londra io vi posso anche incontrare e se non siete a Londra c’e’ sempre il virtuale. Sono da decenni specializzato nelle comunità italiane all’estero, in particolare quella londinese. Non esitate a contattarmi, mi raccomando, parlare fa bene.

https://www.youtube.com/watch?v=4WFamr_WvFI

PSICOLOGIA POP

 

Oh! Io non sto più nella pelle ma che giornate estive sta facendo a Londra?! Ehm, scusate l’entusiasmo, ovviamente se state a New York o Katmandu non ve ne po’ fregà de meno… passiamo al post risorsa allora che, non importa a che latitudine siate, sicuramente interessa (più o meno) tutti i lettori di questo blog.

Siccome sono di buon umore e mi sento alquanto estivo vorrei proporvi dei link risorsa a dei video di psicologia non troppo pesante o seriosi, diciamo delle risorse… pop!

Curiosi eh? Anche io devo dire avevo come stampato un grosso punto interrogativo in fronte quando mi sono imbattuto in questa playlist di video. La fonte dovreste conoscerla, la cito di frequente a proposito di risorse: The School Of Life.

Ma cos’è la Psicologia Pop? 

Praticamente si parla di quelli che sono gli effetti o le influenze della cultura pop sul nostro essere. Come funzionano certi media e perché li usiamo e come oppure cosa rappresentano certe icone… ma ora, bando alle ciance e passiamo ai links-risorsa.

Il primo breve video che vi segnalo parla del potere che la musica ha su di noi, et voila:

https://youtu.be/6GeM-E8gMzk

Siete sentimentali? Piangete se un film e’ triste? Magari volete capirne il perché, come funzionano certi meccanismi mentali ed emotivi? Eccovi serviti/e:

https://youtu.be/i-SrtkVmaj8

Ora, c’è un’intera playlist e anche se non voleste vederla tutta ora, alcune perle non ve le potete certo perdere, come ad esempio voi vi siete mai chiesti/e qual è il significato psicologico delle magliette di Mark Zuckerberg di Facebook? Nooo? Ma come? Vabbè, correte subito ai ripari:

https://youtu.be/VRPZL5ZZuU8

Se preferite qualcosa di ancora più “sfizioso”, a cui sicuramente tutti* ma proprio tutt* avete pensato cosa ne dite di guardarvi una breve analisi sulla connessione tra il cambiamento climatico e le gambe di Taylor Swift (??!). Ebbene sì, c’è anche questo:

https://youtu.be/R45wnNkeuCA

Insomma, ormai l’avrete capito, tra questi links trovate un po’ di tutto, tra il serio e il sarcastico la linea e’ sottile. Quindi io vi lascio con il link di accesso all’intera playlist, scegliete voi cosa più vi aggrada buono studio e divertimento:

https://youtube.com/playlist?list=PLwxNMb28Xmpe3BO9mxitjjRCKTq5QwckH

Se poi non aveste ancora pensato al significato profondo di East Enders e non lo trovate nella playlist ma avete un’urgenza irrefrenabile di parlarne, allora come si dice qua: just give me a shout and I’ll be with you!

Cia’