Quando e Perchè Fermarsi Per riflettere diventa necessario

Il tempo passa tanto veloce e noi ci mettiamo il 2x di velocita per “skippare” avanti.

Sembra che dobbiamo arrivare da qualche parte in fretta.

Dove?

Sembra che dovevamo raggiungere i nostri obiettivi ieri.

Perché?

Andare spediti quando si sa in che direzione lanciarsi, non è necessariamente una brutta cosa se non ci pesa. Vivendo in quello che vi appassiona, vi dà la carica, è normale andare più spediti.

Ma cosa accade quando invece siamo confusi, o sappiamo che stiamo facendo chilometri in direzioni completamente opposte?

Ditemi se uno degli scenari qua sotto vi sembra familiare:

“Lavoro tanto per lavorare, non mi interessa cosa faccio.”

“Il mio titolo di studi non mi appassiona, però ormai finisco” (ma come non ti interessa diventare fisico delle particelle)?

“La mia relazione è stagnante ma ormai sono anni che siamo assieme, quindi ci sposeremo credo.”

Siete forse un po’ insoddisfatti di come sono le cose?

“Ma, Edo, cosa dici? Nooo. Forse. Un po’. È che non ho tempo di fermarmi a pensare! Devo fare, fare e fare! La vita non si ferma per me”

E io ti dico FERMATI invece! E ascolta questa insoddisfazione. Aspetta, ho una quote per voi:

“Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare” – Lucio Anneo Seneca

Ah, bellissima nella sua semplicità, vero? Seneca ci dice che non c’è un percorso giusto per chi parte senza una meta. Però non sempre sappiamo dove andare o siamo blocked, vi posso dire che ci sono delle emozioni che, quando le osservate, vi indicano se state andando dalla parte sbagliata.

Una di queste è appunto l’ insoddisfazione.

“Ma, Edo, come mai siamo insoddisfatti?”

Prima di tutto, voglio chiarire che non mi riferisco all’ insoddisfazione cronica, che è uno stato di demotivazione più o meno costante. È caratterizzato generalmente dal cattivo umore, una sorta di mal di mare, o meglio “mal di vivere” che ha radici più profonde dell’insoddisfazione “situazionale” che tratto in questo articolo.

L’insoddisfazione cresce quando navighiamo da una parte dove non vogliamo andare. O quando siamo incagliati in uno stagno (come avete fatto a far entrare la barca nello stagno poi? Bravi!).

In se non è un’ emozione negativa, anzi, ci incoraggia a cambiare e migliorare aspetti di noi o delle situazioni che ci circondano.

Ci spinge, in pratica, a trasformare le nostre risorse per ricalcolare il percorso e reindirizzare i nostri passi.

L’insoddisfazione urla: FERMATI! SMETTI DI GIRARE!

Fermati a respirare.

È difficile vedere la costa quando il mare è mosso o in balia di una tempesta. Ed è ancora più difficile guidare una barca da bendati. (si vede che non sono mai stato capitano di una barca?! Aiuto!)

Anche i marinai migliori hanno bisogno di osservare il faro per non schiantarsi sulla costa e a volte devono fermarsi per osservare bene, perché magari c’è nebbia o appunto, tempesta.

Fermarsi diventa essenziale per capire molte cose. A volte andiamo semplicemente avanti per inerzia e questo ci fa stare ancora peggio.

L’insoddisfazione è normale. Capita a tutti di tanto in tanto. Le emozioni, come vi dicevo già, vanno ascoltate!!

Fermarsi per riflettere e prima di decidere qualcosa può risparmiarvi tantissimo tempo. Navigando dalla parte sbagliata dovete anche tonare indietro!

Calma la mente, e fai una pausa. Quando vorrai decidere in che direzione puntare, fallo.

È importante anche ricordare che nulla è definitivo. Ed è una cosa buona, perché potete sempre cambiare direzione/opinione/percorso.

Tornare sui propri passi e cambiare idea non è un segno di debolezza, anzi! È un segno di forza che dimostra quanto siete disposti a mettervi in gioco una seconda, terza o decima volta.

Il vostro obiettivo è essere soddisfatti e per farlo, serve iniziare ad andare della direzione giusta.

Allora? Abbiamo capito? Date un megafono alla vostra insoddisfazione, sedetevi con lei a chiacchierare e prendete in mano il timone.

La destinazione vi attende, è ora di smettere di remare nello stagno e iniziare la vostra avventura in mare aperto!