La scorsa volta abbiamo parlato dei pensieri negativi, cosa li causa e come riconoscerli. Qui il precedente articolo

Oggi voglio lasciarvi con una conoscenza in più, andando a vedere come gestire questi pensieri quando compaiono.

Partiamo dicendo che il pensiero in se, non è un problema. È l’attenzione che dai al contenuto che lo rende reale. Insomma, più ci pensi, più diventa vero.

Ci sono dei modi per cambiare il nostro pensiero negativo da soli, la cosa importante è non scacciarli via quando arrivano. 

Ecco alcuni metodi efficaci per riprenderti la tua pace mentale:

  • Cambia postura: se sei sedut*, alzati, se sei in piedi, muoviti. Balla se ti fa stare bene, vai a fare una corsa o una passeggiata. Cambiare lo “stato” del corpo esteriore, da una scossa anche ai tuoi pensieri.
  • Libera la mente con la meditazione: lo sai quanti pensieri hai in un giorno? La meditazione è una specie di reset mentale. Ti aiuta ad essere più consapevole del tuo flusso di pensieri e a rallentarli. Come una diga per la nostra mente, trasformando i pensieri da un flusso senza controllo ad un ruscello ordinato, per poter godere di qualche minuto di pace.
  • Crea qualcosa di nuovo: dipingi, disegna, scrivi, canta, libera la tua creatività per fare uscire le tue emozioni rompendo le tue abitudini.
  • Pratica gratitudine: prendi carta e penna ed elenca almeno 5 cose di cui sei grat*. Soffermati sulla sensazione di gratitudine una volta che hai finito la lista.
  • Riformula il pensiero negativo in maniera più positiva. Per esempio, al posto di pensare “è un periodo difficile, va tutto male” prova con questo “Sto attraversando delle difficoltà, ma sto lavorando per trovare delle soluzioni”. 

Come vedi, le soluzioni per gestirei pensieri negativi esistono, ma a volte è importante affrontare queste tematiche in un ambiente sicuro, per arrivare alla causa di questi pattern di pensiero negativo.

Le tecniche utilizzate nella Terapia Cognitivo Comportamentale (Cognitive behavioural therapy o CBT)  tornano molto utili per riconoscere i propri pensieri e distinguere tra quelli utili e funzionali, e quelli disfunzionali e irrazionali.  Mettendo appunto in discussione questi pensieri al fine di riprendere il controllo.

Sopratutto quando i pensieri sono disfunzionali (che causano più disagio e sofferenza invece che aiutarti) e irrazionali (ovvero che non hanno una base concreta), è necessario andare a scoprire e contrastare, quei disturbi che li generano, ovvero l’ansia o la depressione. 

Insomma, bisogna tirarsi su le maniche e  scavare!! Come??

Intraprendendo il giusto percorso terapeutico per ritrovare la propria serenità.

Puoi fare tanto lavoro da sol*, ma ad un certo punto, puoi appoggiarti ad uno psicologo per ritrovare la gioia di essere te stess* con serenità e sapendo di essere guidat*.

Ricorda che avere un professionista che ti segue non è segno di debolezza, anzi! 

La terapia ti richiede coraggio per metterti  in gioco e conoscerti meglio e la voglia di cambiare quei comportamenti abitudinari che ti riportano sempre nella stessa situazione. Incluso anche i pattern di pensiero negativo.

“Se fai quello che hai sempre fatto, otterrai quello che hai sempre ottenuto”.

E poi, in due si scava meglio!