psicologo italiano a londra
psicologo italiano a londra

Le persone ci offrono quello che pensiamo di meritare

“OoOoooOoOooo….sono un fantasmaaa!!”

“Che paura! Cosa ci fai qui?”

“La casa sembrava accogliente. Ho visto altri fantasmi in giro.”

“Sei sempre stato un fantasma?”

”No, prima ero la possibilità di una relazione. Ma non ero pronto….”

L’amore. Una cosa bella e complicata, anche senza l’espansione nel paranormale. Come forse avete intuito oggi parliamo del fenomeno del “Ghosting”. 

Ma perché ci sono così tanti fantasmi?

Le nostre azioni sono motivate dalle emozioni (o dal voler evitarne alcune). Chi fa Ghosting lo fa perché vuole evitare (o non sa come gestire) il confronto e l’eventuale conflitto che arriverà dicendo all’altra persona che non vogliono più continuare con la relazione.

È vero che il ghosting sta diventando un fenomeno sempre più diffuso, anche dovuto al nostro “nuovo” modo di comunicare. Da una app di dating all’altra, c’è molta più scelta del partner e a un certo punto non si ritiene nemmeno più “necessario” dire nulla, si passa alla sparizione improvvisa pensando sia normale comportarsi così.

Come faccio a capire se mi stanno ghostando?

Se improvvisamente il partner scompare; non risponde più al telefono, non legge i messaggi, e rifiuta ogni contatto lasciando che sia il silenzio totale a comunicare la notizia del suo definitivo distacco. In sostanza: cessa tutte le comunicazioni senza avvisare ne spiegare il perché. 


Ovviamente il ghosting lascia la persona che è rimasta ad aspettare, in uno stato di abbandono, chiedendosi il perché di questo comportamento

Voglio rassicurarvi però che non è colpa vostra e non ci sono segnali al mondo che avreste potuto prevedere che avrebbero evitato questo comportamento dall’altra persona. Ma adesso vi spiego meglio che cosa fare per evitare i fantasmi in futuro.

Il Segreto per dire basta agli spiriti

Lo so che ormai sarete stufi di sentirvelo dire (sorry!) ma leggere i segnali per il ghosting non sarà molto d’aiuto a prevenire il prossimo, la chiave è lavorare su se stessi. 

Quando lavoriamo su noi stessi, cambiamo il modo in cui ci rapportiamo agli altri e di conseguenza, le persone che facciamo entrare nella nostra vita cambiano. 

Una cosa che potete iniziare a fare se sentite che la persona che state frequentando inizia ad esibire dei segnali che potrebbero portare al ghosting (si allontana, cancella gli appuntamenti, smette di rispondere ai messaggi, diventa scostante, ecc) è: prendere in mano la situazione. 

Potete mandare un messaggio al partner dicendo “mi ha fatto piacere conoscerti, ma non vedo un futuro assieme”. Non diamo colpe, non puntiamo il dito, e non diventiamo passive-aggressive nella speranza che tornino “in vita”. Comunichiamo in modo chiaro un nostro paletto, in questo caso stiamo dicendo “non voglio persone incostanti nella mia vita, grazie e ciao”.

Come dicevo, il Ghosting è un comportamento che ha più a che fare con chi sparisce che con chi viene abbandonato. Però, il mondo che ci circonda è uno specchio. I partner che troviamo riflettono, e rinforzano, l’idea che abbiamo di noi stessi.

Quindi, quando trovate un partner che non è disponibile, non è pronto ad impegnarsi, va e viene o vi dà le briciole, oppure scompare, chiedetevi quanto presenti siete per voi stessi e come mai pensate di meritare dei partner che sono poco costanti, (hot and cold), misteriosi e distaccati. 

Se continuate a trovare persone che non vi mostrano l’amore che volete, chiedetevi se vi siete mai dati quel tipo di amore che state cercando.

“Edo, è semplice a dirsi!”

È vero, è molto semplice dire “alza i tuoi standard”, “ama te stesso” ma spesso i consigli così lasciano il tempo che trovano.

Quando arriviamo da situazioni familiari disfunzionali, attiriamo o replichiamo le stesse dinamiche nelle nostre relazioni.

Perché, per l’assurdità che sembra, se crescendo abbiamo associato l’amore con il caos, l’incostanza e l’abbandono, da adulti troveremo dei partner che ci diano quel tipo di “amore”. Quando sappiamo a livello conscio che quello amore non è, ricerchiamo quelle dinamiche che sino familiari, che ci fanno “sentire a casa”.

Ma fare un reframing ovvero insegnare a noi stessi che amore è l’opposto di quello che abbiamo imparato, richiede un certo percorso.

Per questo, se vi trovate in situazioni relazionali infelici o tossiche, un primo passo potrebbe essere proprio quello di parlare con uno psicologo, così da iniziare a trovare e sciogliere tutti quei “nodi” che si sono formati negli anni disfunzionali e iniziare a vivere le relazioni serenamente.
Diventando e trovando un partner costante, presente e affettuoso, lasciando che i fantasmi siano solo un ricordo passato.

Edo Zollo,

Psicoterapeuta e Ghost Hunter