“If my grandmother had wheels,

she’d be a streetcar”

(anonimo)

Dall’Urban Dictionary: If my grandma had wheels

Perché questo titolo e citazione? Perché l’ho letta nell’articolo che vi inserisco qua sotto e ne ho cercato l’origine, cosi’, ho pensato che un po’ di nonnina anche nei titoli non guastasse. 

Ora però vi introduco all’argomento vero del post: Il nuovo (a)normale (ecco la vera connessione).

The New Normal

Il fatto è che stavo cercando a che punto siamo con questa pandemia, ovviamente in chiave professionale, vorrei cioe’ capire, come stiamo? Cosa ha fatto e cosa sta ancora facendo questa crisi ai nostri equilibri, personali, relazionali, psicologici e emotivi?

Poi man mano che andavo a leggere il post di Psychology Today mi dicevo, ma questo non e‘ sulla pandemia! Infatti, il post e‘ del 2010! Ed io che pensavo che l’espressione ‘new normal’ fosse stata coniata dopo il Covid. 

Fa niente, mi dico, chissà cosa c’è scritto e spinto dalla curiosità ho continuato a leggere il post e sapete cosa? E‘ in realtà ancora attualissimo e azzeccatissimo con la crisi e i disequilibri di salute mentale che questa ha portato.

In particolare mi ha fatto pensare questo paragrafo: After a loss, a family or individual tries to return to life as they knew it before the death of a loved one, but they find, of course, that it’s impossible. This life after loss, the survivorship itself and how the survivor lives that life, is “New Normal“. 

Certo! Mi sono detto, il lutto, e‘ quello che molti di noi stanno vivendo in questo periodo, la perdita di un qualcosa, che non deve essere per forza una persona, ma puo comunque lasciare segni profondi se non elaborata emotivamente e poi superata. Ecco, questo e‘ la situazione. 

Viviamo una sorta di lutto, ne avevo anche già scritto in varie occasioni tra queste pagine, quando scrivevo a proposito di dolore, separazione, perdita di senso, e‘ tutto qua: 

Blog, articoli a tema. 

Ci troviamo in un momento di nuovo (a)normale. Perche’ diciamocelo, che cosa e‘ normale? Quello che ci viene tramandato, insegnato piu’ o meno coscientemente come normale e poi quello che noi stessi creiamo come nostre responsabilità e identità, il nostro normale, che e‘ poi molto diverso da quello di tutti gli altri.

Ci stiamo ancora adattando, la perdita del ‘vecchio normale’ ci spiazza ancora e per alcuni di noi lo fara’ per ancora tanto tempo e cosi’ anche The British Psychological Society si interroga su come questa crisi, questa perdita del ‘vecchio normale’ porterà a livello psicologico individuale, collettivo e professionale tra un tot di mesi o un tot di anni.

The ‘new normal’, and beyond | The Psychologist 

Ma anche andando fuori dal mio settore ci si imbatte in riflessioni e approfondimenti super interessanti, come quelle del Centre For Climate Change and Social Transformations: “Most of us have never experienced a disruptive event on the same scale as the new coronavirus Covid-19. It has disrupted our economies, our patterns of living, and our social relationships. In Europe, the last time something like this occurred was in 1918.” The psychology of disruptive events: finding a ‘new normal’ – cast.ac.uk,

Ma anche focus su particolari aspetti, come il lavoro in remoto.

The new normal: Adapting to the psychology of remote working, o anche la riflessione di Wired: The Perplexing Psychology of Returning to ‘Normal’

Potrei inondarvi di spunti, ma come sempre c’è un giusto equilibrio da rispettare quindi vi lascio con una nota positiva. C’è come sempre l’altra faccia della medaglia e giustamente c’è chi piu’ di recente sta anche studiando gli effetti psicologici positivi di questo momento, si’, ce ne sono, evviva! Si parla di una nuova coscienza della propria salute a livello individuale e collettivo, una maggiore interazione tra parti politiche e sociali per trovare soluzioni comuni, nuove e più salutari priorità nelle vite private di molti, nuovi approcci per combattere l’isolamento sociale e diverse altre: Thank you, COVID‐19: Positive social psychology towards the new normal 

Insomma nel bene e nel male sta cambiando tutto, e la nostra capacità di adattarci e reinventarci e‘ messa alla prova, voi come ve la state gestendo? Se questo cambiamento vi risulta difficile, se semplicemente ne volete parlare, sapete dove trovarmi. 

Buon cambiamento.