La felicità è un diritto di tutti

Vi capita mai di svegliarvi con la luna storta? Quelle mattine dove trovi mezzo calzino su due, ed è pure bucato. Esci e piove a ciel sereno? (welcome to London, dove vive la sorella della nuvoletta di Fantozzi).

Ma, cosa succede secondo voi quando vi alzate dalla parte sbagliata del letto? Che tutto sembra perduto e vedrete che ancora più cose andranno storte! Aia. Non è il modo migliore d’inziare.

“Ma Edo, come mai quando va storta una cosa sembra che tutto vada dalla stessa parte?”

“Questa mattina, mentre camminavi per venire in studio, quante cabine del telefono hai visto in giro? Quelle belle rosse.”

“Mmm.. Non so, non ci ho fatto caso.”

“Esatto! Ma son sicuro che la prossima volta che ci vedremo avrai una risposta.”

Quando ci concentriamo sul fatto che tutto è grigio, buio e tutto va dalla parte sbagliata, inizieremo a prendere nota di tutto ciò e che supporta il nostro caso che “tutto va male e la vita è contro di me”.

Questo ci porta a pensare che il nostro stato interiore dipenda da eventi esterni, fuori dal nostro controllo. E cosi ci lasciamo cullare da queste emozioni negative.

Ma la verità è che noi abbiamo il controllo su dove indirizzare la nostra attenzione e, di conseguenza, possiamo iniziare a notare le cose che vanno dalla parte giusta piuttosto che quelle dalla parte sbagliata.

Possiamo iniziare con una pratica semplicissima che si chiama gratitudine.

Cos’è La Graditudine?

Nell’ultimo periodo sembra che questo termine sia sulla bocca di tutti. Tantissime persone ci suggeriscono di fare una lista delle cose per cui siamo grati. Ma la gratitudine cos’è?

La gratitudine è una sensazione che parte da una percezione di soddisfazione nei nostri confronti e della nostra vita.

Essere grati è una pratica che va sviluppata giorno per giorno e ci consente di cambiare il modo in cui ci approcciamo alla vita.

Attenti però! Essere grati non vuol dire diventare super positivi o super felici. Non è un “ tutto va bene, nulla va male” anche quando le cose stanno cadendo a pezzi.

È il modo in cui riuscite a trovare delle cose che vanno bene, nonostante ci sia qualcosa che non va, è una pratica che vi consente di rivedere il mondo con le dovute sfumature. Senza pensare in bianco (tutto perfetto) e nero (tutto brutto). 

Dove potete ricalibrare il faro della vostra attenzione e dire “ok, mi sono svegliat* tardi, ma ho lo stesso il tempo di bermi un caffe”.

Come Gioire Delle Piccole Cose

Non c’è un modo giusto o sbagliato o delle cose migliori di altre per cui essere grati. E così intanto vi chiedo:

Quali sono quelle cose nella quotidianità vi rendono felici?

Quelle cose che vi scaldano dentro, come un raggio di luce che si sprigiona dal petto e illumina l’ambiente che vi circonda.

Quelle che vi fanno sentire come se tutto ciò di cui avete bisogno, fosse già in mano vostra.

Non devono per forza essere rilevanti per gli altri, anzi. Le piccolezze che rendono felici voi, magari sono indifferenti per qualcun altro, e va bene così.

Quella mattina che vi svegliate dal lato sbagliato del letto, provate a pensare a quanto fortunati siete ad avere un letto! O ad esservi svegliat*! 

Quando piove, quanto fortunati siete ad avere un ombrello. Quando c’è il sole, a poterlo sentire sulla vostra pelle, e così via.

Magari vi sembra che la gratitudine sia una cosa che solo gli hippy che vivono la giornata praticano, tra una canzone e l’altra. E invece…

Posso garantirvi che questo allenamento vi porterà a indirizzare la vostra attenzione lontano dalle cose negative che capitano (il calzino bucato) e il vostro mondo si riempirà come per magia, di cose per cui vi sentite fortunati. Il trucco sta nell’inziare a vedere cose che esistono già.

Il fatto che respiri, che cammini, che puoi parlare e comunicare e incontrare persone. La gratitudine è un promemoria che bisogna smettere di dare tutto per scontato.

Inizia a scrivere tre cose per cui sei grat* al mattino e tre alla sera, prima di andare a letto. Semplice, ed efficace. Mantieni questo allenamento e il tuo mondo inizierà a cambiare.

La felicità è un diritto di tutti, ma una pratica di pochi. E tu? Da che parte del letto ti sei svegliat* stamattina? La scelta è tua.