psicologo italiano a londra

“Edo, io non mi piaccio.”

“In che senso non ti piaci?”

“Nel senso che non sono la persona che pensavo di essere, non sono dove vorrei essere, non ho raggiunto quello che speravo. Non mi piace quello che vedo quando mi guardo allo specchio.”

“E che cosa vedi?”

“Un mosaico di scelte che non mi appartengono.”

Che noi siamo la somma del nostro passato, non è una novità. Ormai ce lo dicono anche i baci perugina, dentro quel foglietto trasparente, in un blu sbiadito legge una frase che ci fa riflettere per qualche istante.  

“Non siate l’effetto del vostro passato, ma la causa del vostro futuro!”

– Pasquale Adamo

A volte questa riflessione improvvisa ci porta a raggiungere un momento in cui anche noi sentiamo di essere il riflesso di un mosaico senza senso, di essere diventati un qualcosa che non ci appartiene. E io sono qui per ricordarvi che questo “mosaico” non vi definisce!

Certo, il passato vi ha portati ad essre le persone che siete, ma tutti questi tasselli sono solo una piccola parte del capolavoro più grande che è la vostra persona, e questo disegno è in costante evoluzione e ampliamento. 

Perchè il passato è una parte di voi, ma non l’intero.

Il Passato Ci Forma Senza Volerlo

Come tutti gli esseri viventi, impariamo a navigare il mondo guardando cosa fanno gli altri. La maggior parte delle volte non ci rendiamo nemmeno conto di quante cose facciamo “di riflesso”.

La famiglia, il paese in cui siamo nati, gli amici, i libri che leggiamo, la scuola, l’epoca in cui siamo, tutto dona un tassello di conoscenza che forma la nostra persona, condiziona le nostre scelte e i nostri pensieri.

Però sta a noi poi decidere che cosa tenere, cosa trasformare e che cosa invece lasciare andare. 

In Che Modo Il Passato è Utile?

Una cosa è certa, non si può tornare indietro ma si può andare avanti. Questi sono solo alcuni modi in cui analizzando il nostro percorso ci può tornare utile:

  • Il passato ci serve per capire quali scelte ci sono state utili, quali invece ci hanno condotto giù per una strada che ci ha fatto fare dei passi indietro.  Nel nostro passato infatti ci sono indizi per capire chi siamo.
  • Per iniziare a  perdonare se stessi per gli sbagli fatti, perchè pensare: “ se avessi fatto x avrei ottenuto y”, non è molto utile (il passato non si cambia e di rimorsi non si vive).
  • Mettendo in discussione cose in cui si è “sempre creduto”, cose che si è “sempre fatto” ecc… e chiedendosi voi cosa pensate?
  • Sapendo che il passato influenza il presente potete pianificare per il futuro, cercando di virare nella direzione che volete.

Un piccolo promemoria che giudicare se stessi per come si è non porta a nulla. Freud diceva che “Noi siamo quello che siamo perché siamo stati ciò che siamo stati.” Ciò che non ci piace più adesso, una volta ci è stato utile, e se ora non ci serve più, può essere lasciato andare.

In Conclusione

“Questo mosaico che forma ha?”

“Nessuna. Cioè. Sono io, ma ci sono tanti pezzi che non mi piacciono”

“Li avevi mai visti questi pezzi che non ti piacciono?”

“No, non mi ero mai accort*, sembravano tutti uguali”

“E adesso?”

“Adesso penso che posso cambiare quelli brutti con dei pezzi che mi piacciono”

Quindi, abbiamo capito che il passato ci è utile per capire chi siamo e dove siamo arrivati, ma che, una volta consapevoli delle influenze che ci hanno portato qui ed oggi, possiamo fare in modo di cambiare quello che non ci piace. 

Come già vi accennavo su instagram, coltiva il tuo presente e il tuo futuro sarà migliore.

E il tuo mosaico, ti piace?